Lucano Pia, bosco orizzontale a Torino | Abitare

2022-05-13 03:48:28 By : Ms. Sandy Zhou

«Ci stiamo rendendo conto di aver bisogno della natura, nelle città fatte di minerali non si vive così bene», dice Luciano Pia. I progetti di questo architetto torinese si basano da sempre sullo stretto rapporto tra edifici e natura, e il suo “manifesto” è l’isolato 25 verde, oggi una vera icona torinese e non solo, perché sono ben pochi gli esempi di architetture integrate con il verde. A Torino sono suoi anche Casa Hollywood, che ha piante sul tetto e prende il posto di un antico teatro, e il Molecular Biotechnology Center, con un grande giardino interno; ed è in costruzione Warm Garden, una sorta di ziggurat verde che nasconde i serbatoi di gas dell’azienda Iren Energia. Ma a sette anni dalla sua costruzione è 25 verde a dimostrare al meglio la strada imboccata da Pia, che è ideologica ancor prima che estetica.

In questo condominio tutto è naturale e segue il ciclo della vita. Le pareti esterne sono rivestite da oltre un milione di scandole di larice a spacco naturale, per conservare la fibra intera e impedire le infiltrazioni dell’acqua. Le più esposte al sole sono adesso più scure, in un affascinante contrasto di sfumature con il colore originario. Le piante, dai due agli otto metri di altezza, sono sistemate in 140 fioriere di Cor-Ten di diametro variabile tra i due e i quattro metri; il loro peso poggia su una scenografica struttura esterna, sempre di Cor-Ten, che sostiene anche le terrazze, sfalsate per farle crescere naturalmente. Alcuni pilastri sono a forma di albero: i “rami” sostengono il peso dei vasi e attraverso il “tronco” l’acqua piovana viene scaricata a terra (ed è poi utilizzata per irrigare il giardino).

Alcuni pilastri di Cor-Ten sono a forma di albero e scaricano a terra l’acqua piovana. (ph. Michele D’Ottavio)

«Sia le scandole, sia il Cor-Ten non hanno ricevuto trattamenti e non richiedono manutenzione. Per questo ricordano i boschi», spiega Pia, che racconta anche come le paesaggiste dello studio torinese Lineeverdi abbiano accuratamente selezionato le piante «in base all’esposizione, alle esigenze agronomiche e a una varietà di fogliame, fioritura e colore durante tutto l’anno». Così agrifogli, aceri, melograni, gelsomini ricadenti, sempreverdi e specie a foglia caduca permettono il passaggio della luce solare d’inverno, e d’estate garantiscono una differenza di 4-5 gradi tra il cortile e le strade adiacenti.

L’edificio è a forma di U e le sue 63 unità abitative (dagli 80 ai 150 metri quadrati) sono elementi scatolari con struttura di cemento armato, disposte in modo sfalsato sulla struttura metallica dell’edificio in modo da movimentare le facciate. Sono state progettate senza pareti interne e con gli impianti sui muri laterali, per permettere ai proprietari di definire autonomamente gli spazi. Le terrazze costituiscono il 40-45 per cento della superficie di ogni appartamento e sono profonde fino a sei metri.

Il terrazzo con pavimento di vetro lascia filtrare la luce ai piani inferiori. (ph. Michele D’Ottavio)

Sembra di vivere in un bosco, e non è solo bellezza: il verde produce ossigeno e controlla l’irraggiamento diretto stagionale; i giardini sui tetti isolano dal caldo e dal freddo. Il comfort interno è garantito dalle pareti ventilate e dai pavimenti radianti, mentre pompe geotermiche producono il calore per il riscaldamento dell’acqua. Grazie alle spese basse per il riscaldamento si recuperano risorse per la manutenzione delle piante in facciata e del sorprendente bosco da 50 alberi nel cortile interno. E dall’interno dell’edificio, il verde condominiale sembra in continuità con la retrostante collina. «Non mi stanco di guardare come gli alberi cambino continuamente, sono loro i veri abitanti di questo complesso», commenta uno dei residenti. E non è il solo a pensarla così: in tanti qui hanno cambiato stile di vita e oggi sono una vera e propria comunità, con tanto di chat su whatsapp. Al microclima creato dalle piante corrisponde un nuovo modo di vivere le relazioni umane, anche questo più sostenibile.

Bellissimo come faccio ad andare a vivere in questo paradiso ( fatemelo sapere)

È l’unico bosco verde esistente poiché gli altri sono grattacieli con piante sui terrazzi.

X uno comeme che abita in una cittâ molto calda e secca (di acqua) di nome Marrakech (ma esoticamente attraente) un simile “Condominio” che tende al Verde perenne mi appare come un progetto di vita in un pianeta lontano dove tutti sono ecologicamente felici e consapevoli. Si vedrâ in ogni caso felicitazioni incoraggianti al Progettista!

Per una serie di fortunose coincidenze ho avuto l’opportunità di visitare il complesso abitativo accompagnato dallo stesso progettista a cui va tutta la mia stima per quanto realizzato e per le modalità con cui ha seguito la sua costruzione. Consiglio a chi passa per Torino ad andarlo ammirare ancorchè solo dall’esterno. Credo di poter dire che succederà come a me e cioè che ne parlo con tutti coloro che si occupano di progettazione civile portando tale costruzione come elemento di riflessione urbana.

È una casa bellissima oltre che sostenibile. C’è ne vorrebbero di più e a prezzi abbordabili a tutti

Perché non ne fate una anche nella nostra zona. Barriera Milano Torino?

Senza infastidire o essere inopportuno , chiedo se è fattibile sapere dove è la struttura per ammirarla dalla strada, grazie .

25 Verde è in via Gabriele Chiabrera 25 a Torino.

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